Facebook X Non c’è bisogno di vivere in piena campagna per sperimentare le libertà del nudismo. Ora anche in una delle più trafficate e moderne metropoli si può stare “comodamente” seduti al ristorante e godersi una cena “come mamma ci ha fatto”. Dove, se non a Londra? C’è chi non riuscirebbe neanche ad immaginare un mondo senza […]
Non c’è bisogno di vivere in piena campagna per sperimentare le libertà del nudismo. Ora anche in una delle più trafficate e moderne metropoli si può stare “comodamente” seduti al ristorante e godersi una cena “come mamma ci ha fatto”. Dove, se non a Londra?
C’è chi non riuscirebbe neanche ad immaginare un mondo senza i progressi della tecnologia, e poi ci sono i nostalgici della vita di una volta, ma non di quella (seppur di indubbio fascino) di qualche decennio fa. No, quelli sono i vintage lovers. Noi, invece, parliamo di chi promuove un ritrovato contatto con la natura, più puro e più diretto, evitando il più possibile gli artifici della contemporaneità.
Una vita sana nel rispetto della natura e delle persone
Sono i naturisti, di cui il nudismo rappresenta soltanto una delle peculiarità. Rispetto per le persone, per gli animali e per l’ambiente. Questa la filosofia di un naturista che si traduce in una vita sana, nell’utilizzo di cibi il meno possibile trasformati, attività sportiva all’aria aperta e nel nudismo come pratica sociale, che infatti realizza sia in spazi pubblici sia in spazi privati.
Ebbene, oggi i naturisti/nudisti di Inghilterra hanno un nuovo spazio in cui praticare in libertà le loro convinzioni e per di più in piena città: il ristorante The Bunyadi a Londra.
Il ristorante più nudo di Londra “Naturale” il significato del suo nome in Hindi, e già questo dice tutto. Sì perchè al The Bunyadi tutto, ma proprio tutto, è progettato per offrire un’esperienza il più possibile Pangea-style.
No ad agenti chimici, colori artificiali, elettricità, gas, telefoni e via anche i vestiti, per chi vuole sentirsi completamente libero. L’essere nudi, infatti, è qui una condizione suggerita ma non obbligata, e così nel corso della cena chi vuole è libero di spogliarsi della vestaglia che verrà fornita all’ingresso in cambio dei propri abiti.
Nude non solo le persone, ma anche i cibi: cibi naturali, sani, salutari, coltivati in casa e poi cotti a legna, serviti in stoviglie di terracotta e consumati con posate edibili a lume di candela.
Insomma, un’esperienza unica per provare a tornare alle origini, quando tutto era, come recita il sito web del ristorante, fresco, libero e non corrotto dalla vita moderna. Almeno per una sera.
Se si è fortunati! Il ristorante, infatti, sarà una pop-up experience che aprirà al pubblico per soli 3 mesi a partire da giugno e ad oggi sono già 22.900 le richieste in lista d’attesa, che aumentano sempre più rapidamente!
Non resta che mettersi in fila e aspettare il proprio turno. E niente selfie con il nudo, le foto non sono consentite! Insomma, più intimo di così…