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Bufale, fake, finti allarmismi, sono tutte parole che Mark Zuckerberg non vuole più sentire e ha deciso di ostacolare la diffusione di notizie false sul proprio social network.
Il problema delle fake news è ormai all’ordine del giorno, da molti è ancora sottovalutato ma le notizie false possono diventare estremamente pericolose tra allarmismi e fenomeni di razzismo.
Inoltre, sia con la Brexit che con le presidenziali americane siamo riusciti a toccare con mano come le notizie false possano influenzare il sentiment del web e rendere vane le analisi dei Big data e i sondaggi.
Finalmente da Facebook hanno deciso di porre rimedio e hanno dato vita al progetto Giornalismo.
I valori principali della community sono l’informazione e la condivisione, ed è in virtù di questi valori che il CEO ha deciso di battersi in prima persona contro il fenomeno delle bufale.
Il progetto consiste nel creare un forte legame tra i membri della comunità e l’industria delle notizie. Per far in modo che questo avvenga il progetto sarà strutturato in tre fasi:
Una stretta collaborazione con gli editori per sviluppare news in formati più efficaci per ampliare l’audience e promuovere la qualità, come è già accaduto con gli Instant Articles.
Inoltre, un team di esperti si occuperà di individuare i gusti dell’utenza nella fruizione delle notizie e individuare nuovi formati di narrazione.
Un altro argomento importante è quello delle “notizie locali”, in quanto i lettori sono naturalmente più attratti da ciò che accade vicino casa e per questo è importante sviluppare un rapporo di collaborazione anche con i piccoli editori. Altri punti da non sottovalutare sono: l’ascolto dell’audience, lo studio dei gusti, le breaking news, nuovi modelli di business e chiaramente conversioni e monetizzazione.
Il mondo dell’informazione ha bisogno di una bella “svecchiata” e per far si che questo accada ha bisogno di continui aggiornamenti. Al momento sono stati organizzati dei corsi on line (presto saranno aggiunte altre 9 lingue) per fornire a editori e giornalisti gli strumenti giusti per migliorare la diffusione delle notizie. In futuro si prevede l’organizzazione di questi percorsi anche su scala locale. Anche le cosiddette “Dirette” saranno implementate per fornire sempre più un servizio migliore. Infine, si tenterà di creare una comunità di verifica on line.
L’ultima fase del progetto riguarda gli utenti in quanto primi fruitori di news e potenziali complici nella lotta alle bufale. Facebook metterà a disposizione del materiale educativo per agevolare la scelta delle notizie e per riconoscere le bufale, in modo da evitarle e / o segnalarle.
Tra i primi a collaborare con Facebook per questa iniziativa troviamo il Wall Street Journal, il Washington Post, Fox News e BuzzFeed.
Mia personale opinione è che tutti questi accorgimenti siano giusti e dovuti, in fondo Facebook e gli altri Social Network ormai possono essere intesi come dei luoghi pubblici e in quanto tali i suoi frequentatori vanno tutelati.
Gli stessi frequentatori devono comunque imparare a scindere, selezionare e riflettere in quanto primi attori nella diffusione virale di certe baggianate.
un altro punto da inserire nel progetto sarebbe quello di aggiornare docenti e studenti anche per evitare la diffusione di pericolose idee e fenomeni come il cyberbullismo.
Il web è uno strumento meraviglioso e potente e bisogna imaparare ad usarlo.
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