
Leicester campione: una squadra “normale”si erge tra i paperoni d’Inghilterra
La festa può finalmente avere inizio. E a brindare non sono soltanto supporter inglesi: ormai il Leicester è diventato la seconda squadra di tutti gli innamorati di un calcio romantico, dove il cuore, la grinta, la maglia, valgono ancora qualcosa in più dei fatturati e dei business plan. Che, per carità, sono ovviamente importanti. Ma non sono loro a scendere in campo.
Questo titolo è tante storie in una
E’ la storia di Jamie Vardy, un bomber che ha conosciuto l’asprezza di una condanna per rissa, che ha lavorato in fabbrica, che è partito da lontano, nei dilettanti, ed adesso è sul tetto d’Inghilterra.
E’ la storia di Claudio Ranieri, che finalmente ha potuto scrollarsi di dosso l’ingiusta etichetta di “eterno secondo” vincendo un titolo tanto impronosticabile quanto storico e meritato.
E’ la storia di una squadra la cui vittoria in Premier League era ritenuta dai bookmakers addirittura meno possibile di un ritrovamento da vivo del grande Elvis Presley (5000 a 1 contro 2000 a 1); che l’anno scorso non è retrocessa per il rotto della cuffia; e che poi, però, è diventata campione di Inghilterra addirittura con due turni d’anticipo.
E’, probabilmente, la storia di un’impresa senza precedenti nel calcio mondiale che tra 50 anni ricorderemo e racconteremo ancora. E’, sicuramente, la storia un successo strameritato da parte di Ranieri e dei suoi ragazzi.