
Vinyl, la nuova serie targata HBO
Immaginate un grosso frullatore dove potete versare i seguenti ingredienti:
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- La New York degli anni ’70
- Lo spirito di Mick Jagger
- La visione di Martin Scorsese
- L’anima sfrontata della HBO
- La nascita del punk
- La sensualità di Olivia Wilde
- L’interpretazione di Bobby Cannavale
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Il risultato?
Una serie televisiva esplosiva che speriamo mantenga le premesse/promesse del teaser trailer.
10 episodi in onda in contemporanea con gli Stati Uniti in onda da questa settimana su Sky Atlantic.
Protagonista della serie è Richie Finestra (interpretato da Bobby Cannavale), fondatore dell’etichetta American Century Records. La casa discografica è sull’orlo dal fallimento quando un particolare episodio porterà Richie ad amare di nuovo il mondo della musica e rimettere in piedi l’etichetta, questo stravolgerà la sua vita privata.
Martin Scorsese, oltre ad essere produttore, ha anche diretto l’episodio pilota (della durata di 90′) e la sua mano è evidente in ogni dettaglio.
Il maestro Scorsese con le sue riprese ci fa quasi sentire l’odore di una New York sporca e maleodorante ma al tempo spesso piena di vita e di cose da raccontare. La musica è presente in ogni piccolo dettaglio. Un percorso visto dall’interno che ci accompagnerà nella rivoluzione musicale data dalla nascita del punk e della new wave.
La serie unisce musicisti inventati e reali, verranno citati i Led Zeppelin, i Suicide e i Television, si parlerà di Andy Warhol e della sua Factory, e nella sesta puntata si parlerà anche di David Bowie, re indiscusso della musica anni ’70 da poco scomparso.
Droga, sesso, soldi e tormento questo è quello che ci ha voluto raccontare il magistrale regista nel primo episodio di Vinyl.
Vinyl si presta sicuramente a diventare il nuovo cult della HBO, le potenzialità ci sono tutte e noi non vediamo l’ora di guardare il secondo episodio.