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Christian Sanna: l’uomo delle stelle

by | 12 Jul 2016 | Cultura | 0 comments

Facebook X Co-fondatore de LA MADIA DELL’ARTE un’Associazione Culturale dedicata all’ARTE in tutte le sue svariate forme. L’Associazione nasce da una sfrenata passione di Christian Sanna  e Massimo Capriola per la poesia e diviene in breve tempo,  per un pubblico sempre più ampio, occasione per assistere ad esibizioni artistiche di vero e proprio splendore. Christian […]

Co-fondatore de LA MADIA DELL’ARTE un’Associazione Culturale dedicata all’ARTE in tutte le sue svariate forme. L’Associazione nasce da una sfrenata passione di Christian Sanna  e Massimo Capriola per la poesia e diviene in breve tempo,  per un pubblico sempre più ampio, occasione per assistere ad esibizioni artistiche di vero e proprio splendore. Christian è uno scopritore di talenti e talento egli stesso, appassionato della scrittura, con Massimo Capriola istituisce nel 2016 il 1° Concorso di Poesia Internazionale de La Madia dell’Arte “Emozioni in rima” per la valorizzazione e la diffusione dell’uso della scrittura poetica fra le giovani generazioni.

Nel 2011… Christian era arrivato da appena 5 minuti e già teneva banco. Il colloquio di lavoro fu l’occasione che portò Christian ad essere dall’altra parte della scrivania a cui ero seduta, lui il candidato ed io una selezionatrice.  E fu così che chi (io) avrebbe dovuto pronunciare le domande di rito, rimase in silenzio davanti ad una incontenibile, veloce, composita, forbita, netta, allegra, gentile, galante parlantina.

Chi è Christian?  Un uomo innamorato della bellezza ovunque e dovunque essa sia,  sedotto e seduttore al tempo stesso e grande appassionato di arte,   per diritto di famiglia lo si voleva commercialista,  ma lui si laurea in sociologia,  scrive sin da giovanissimo  racconti,  poesie, aforisma e citazioni, un giorno per pura  casualità incontra Massimo Capriola  anch’egli inebriato dall’arte ed insieme fondano  la MADIA DELL’ARTE  uno spazio dove  l’arte e la cultura la fanno da padrone, mediante la messa in  opera di spettacoli ed eventi  consacrati interamente alla libera espressione artistica come la  poesia,  la musica, la scrittura, il teatro,  la danza e il canto, il tutto tenuto insieme da un unico filo conduttore: l’amore. Quell’amore che Christian racconta a tutti noi ogni qualvolta si ha l’occasione di scambiare quattro chiacchiere, quell’amore che lui offre a tutti coloro che hanno la fortuna di incontrarlo.  Così come i “ suoi “ rifugiati politici, di cui Christian si occupa da tempo ormai, attraverso il suo lavoro in un Centro di Accoglienza del beneventano.

Christian, un gigante dell’intrattenimento, occhi azzurri e malinconici,   abile nell’ incentrare l’attenzione del pubblico su di se.  Ha amato ed ama le donne ma ad oggi non ne ha sposata mai nessuna.

Qualcuno lo definisce  l’uomo delle stelle…

“Mi chiamano l’uomo delle stelle. E non ho ben capito il perché.  Forse come le stelle sono lontano. Inghiottito da un universo che nessuno può comprendere o probabilmente solo sognare e nei sogni provare a capire.”  (C.S.)

Christian mi piacerebbe che questa intervista iniziasse con la descrizione di te stesso:

“IO: Un solitudinista animale sociale / con il cuore di cristallo / fregato dai sentimenti” oppure ” Più che un uomo mi ritengo uno stato d’animo intenso ,modulato prevalentemente sull’emozione, con un aspetto interessante.” Insomma sono un abisso!

Se tu potessi attribuire a te stesso l’invenzione di un oggetto, quale oggetto sceglieresti?

“Una scatola musicale, un carillon oppure una viola d’amore a chiavi”

Cosa ti colpisce in una donna?

“La fierezza del volto, l’eleganza del movimento. La leggerezza. Voi donne sapete essere anche leggere ed è una grande virtù; riuscite con disinvoltura a sedurre l’allegria. Nel gioco della seduzione sguardo e sorriso svolgono un ruolo importante. Di una donna mi colpisce il suo modo di muoversi nello spazio e di riempirlo con la femminilità che è grazia e dolcezza, ma anche coraggio e determinazione.”

Cosa chiedono le donne a Christian?

“Comincio da un mio errore di “interpretazione”: cosa ho pensato che le donne mi chiedessero. Ho creduto che volessero la favola – il sogno. Con le parole, il mio modo d’essere originale, lo sguardo da lago ghiacciato in un certo senso ho illuso senza rendermene conto ed ho incantato grazie al potere della Poesia. Il mio errore più grande è stato quello di inseguire una Utopia: il tentativo di prolungare al quasi infinito l’incanto dell’innamoramento. L’amore è tensione sentimentale, emozionale, sessuale, creativa ed io non concepivo così. Quando non sono riuscito più a mantenere i livelli alti che mi sono imposto non ho riconosciuto più l’amore che si era perduto alla prima vera crisi. E le donne che ho avuto la fortuna di avere accanto, non hanno più riconosciuto il  poeta,  il pagliaccio e l’uomo brillante di cui si erano profondamente infatuate. Ho un dubbio vestito da domanda che mi porto dentro da sempre: il mio caos sentimentale è stato amore che non ha saputo rinnovarsi o profonda infatuazione? Molte donne mi hanno chiesto di lasciarmi andare alle emozioni, ai sentimenti. Alcune mi hanno chiesto il “permesso” di potermi amare rimproverandomi che non solo non volevo amare, ma che non volevo nemmeno essere amato. Qualcuna fantasticava su un eventuale matrimonio ed io rimandavo il discorso ad un paio d’anni dopo. Due anni dopo un’altra storia, un nuovo amore e altri due anni di rinvio. Insomma sono un immaturo sentimentale. Un disastro. Un fallimento. Il problema sono io. L’ideale di donna. Il mito dell’amore. La razionalità o la mia follia controllata. Ho scontentato tutti: Nonni, genitori, fidanzate, futuri suoceri e cognati. Però Rosalba, voglio che si scriva che sono stato fortunato ad aver incontrato le donne giuste al momento giusto. Tutte mi hanno riconosciuto un talento enorme ed una grande generosità.  Spero  oggi siano felici e realizzate.”

C’è una persona con cui vorresti parlare e non puoi?

“Mio nonno materno. Quando è morto il mondo mi è letteralmente crollato addosso. Ventisette anni di convivenza (vivevo con lui) ed un rapporto fantastico.  E’ stata la persona più divertente e brillante che abbia mai incontrato nella mia vita. Mi ha insegnato molto. Ancora oggi quando penso a lui sorrido con gli occhi inumiditi da lacrime che non straripano solo per eccesso di timidezza. E poi mio padre. Un uomo di una cultura e di un’intelligenza fuori dal comune. L’unico che poteva darmi del somaro o del coglione e ricevere in cambio un sorriso. Mio padre è il mio nodo in gola, il mio rimpianto. L’ho scontentato su tutti i fronti: mi voleva commercialista (come lui) o avvocato, sposato con figli, più schematico, posato ed invece si è ritrovato un figlio bello ed inconsistente come una nuvola. Mi riconosceva una certa genialità anche se non riusciva ad inquadrarla bene, intravedeva delle potenzialità, ma non si capacitava della mia poca concretezza. Spesso mi diceva “Aspetto il giorno in cui diventerai decisivo, farai la differenza”. Qualche settimana prima di morire mangiato da un tumore con un nome così brutto che non prometteva niente di buono mi disse ” Scusami se ti ho detto poche volte bravo, se le critiche hanno superato i complimenti, ma tu sei uno che si monta la testa ed io ho sempre voluto che restassi con i piedi per terra. Comunque come persona non sei malaccio.” In questo momento, a quest’ora o in qualunque momento ed a qualsiasi ora io vorrei rincontrare anche solo per cinque minuti mio padre e mio nonno per sentirmi ancora una volta figlio e nipote. Amato di un amore autentico. Immortale.”

Negli spettacoli organizzati per la Madia dell’Arte, quale criterio usate nella scelta degli artisti che si esibiscono?

“Massimo Capriola che è il presidente de La Madia dell’Arte ed io inseguiamo le emozioni e la qualità. Scegliamo un tema centrale intorno a cui sviluppare l’evento che in genere cade l’ultimo venerdì di ogni mese. Chiamiamo amici artisti che gratuitamente prestano la propria arte, donandoci talento e tempo. Va detto però che oggi La Madia dell’Arte fa “tendenza”, è un marchio che sta crescendo, molto seguito. Siamo un gruppo dinamico, frizzante. Quest’anno per la prima volta abbiamo organizzato un Concorso di Poesia Internazionale che ha avuto molto successo. Comunque al di la delle nostre scelte, accade ormai sempre più spesso che  sono gli stessi  artisti che ci contattano per venire ad esibirsi da noi e questo vuol dire che c’è un piacere reciproco di collaborare al fine di promuovere arte e cultura, ma anche che siamo sempre più conosciuti.”

I tuoi progetti per il futuro?

“Dovrei smetterla di pensare al futuro e concentrarmi sul presente. Ho molti progetti, qualcuno anche ambizioso, ma non li dico. Non è scaramanzia. E’ che altrimenti questa piacevolissima intervista da te brillantemente condotta non finisce più. I miei progetti come i miei versi hanno presunzione ed ambizione di infinito. Ed io invece credo che anche nella finitezza o nella conclusione ci sia bellezza. Mi viene in mente il film di Sorrentino “Le conseguenze dell’amore”- Quella frase su quel bigliettino: Progetti per il futuro: non sottovalutare le conseguenze dell’amore.”

Christian un giorno mi sposerai? Ooops ti sposerai?

“Ti avrei sposata Rosalba ed i motivi sono essenzialmente due: i tuoi occhi sono fra i più belli che abbia mai visto ed il tuo sorriso è di una dolcezza infinita. Ti avrei sposata prima dei fatidici due anni, prima che si interrompesse l’incantesimo. Avrei fatto l’incantesimo all’incantesimo. Ma sei felicemente sposata ed io sono felice per te. Non credo che mi sposerò. Sono troppo affezionato alle mie cose, ai miei difetti, ai miei spazi. Amo la libertà.  L’Inter è una passione fortissima che resiste nel tempo. Vado a letto tardi. Guardo film pesantissimi in bianco e nero. Ascolto l’opera lirica e la musica classica prima di addormentarmi. Se mi viene l’ispirazione mi sveglio nel pieno della notte e mi metto a scrivere. Non so fare il caffè e non lo bevo neanche. Non mi dispiace la solitudine. Sono incostante. Sono un uomo impegnativo. E non credo di essere più un buon partito. Ad una donna in questo momento direi ” perchè essere infelici insieme quando ognuno di noi può esserlo per conto proprio in piena libertà.”

 

“Soggettivamente la mia vita è già un’opera d’arte con ampi margini di miglioramento, così ampi da avvicinarsi al capolavoro.”  (C.S.)

Questo è Christian Sanna un uomo moderno ma di altri tempi,  un libero pensatore generato dall’incontro meraviglioso di due città di mare, per metà sardo e metà napoletano,  amante della bellezza insita nell’amore, capace di porgere sogni come se fossero fiori.

Christian Sanna rarissimo esempio di  un parallelismo perfetto tra cuore e mente, di cui sentiremo parlare sempre più spesso.  Grazie Chris!

Ah…un’ultima cosa:  il colloquio nel 2012  fu superato brillantemente.

 

 

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