
The Post: Spielberg in prima linea per la libertà di stampa
Riprese anticipate per The Post
Steven Spielberg sembra fare davvero sul serio con il progetto di The Post. Le riprese del film sono state anticipate a maggio, ponendo in secondo piano altri lavori. Se non ci saranno intoppi, dunque, The Post uscirà giusto in tempo per partecipare agli Oscar 2018.
Il cast è ultrastellare: Tom Hanks interpreterà il ruolo di uno storico direttore del The Washington Post (Ben Bradlee), mentre Meryl Streep indosserà i panni dell’editrice (Kay Graham).
I due sfidarono apertamente il governo per fare il dovere di giornalisti: rivelare agli americani (e al mondo) una scomoda verità…
I Pentagon Papers: la verità sul Vietnam
The Post ruota intorno alla vicenda dei Pentagon papers. I “Quaderni del Pentagono” costituivano un folto fascicolo, che rendicontava le strategie del governo americano durante la guerra in Vietnam (nel periodo 1945-1967).
Tra le altre cose, lo studio metteva in luce gli omicidi di massa compiuti dalle truppe americane e rivelava che le azioni di guerra, in realtà, avevano avuto inizio ancor prima che i cittadini americani fossero stati informati.
Nixon mandò un’ingiunzione per bloccarne la pubblicazione, ma la Corte Suprema – in difesa della libertà di stampa – dichiarò legittima la diffusione di cui fu responsabile il New York Times (1971) e successivamente il The Washington Post di Ben Bradlee e Kay Graham.
Hollywood vs Trump
The Post, dunque, aggiungerà un nuovo tassello alla riflessione sul valore imprescindibile della libertà di stampa, che oggi, in America (e non solo!), è fortemente compromessa.
Trump mostra aperta intolleranza nei confronti della stampa che non gli è favorevole. Sembra preferire, piuttosto, un’informazione unidimensionale e semplificata: meglio un semplice tweet, vergato dal suo affidabile staff.
Ma Hollywood non ci sta. E non è affatto un caso che Meryl Streep sia in prima linea per The Post. Ai Golden Globe, l’attrice, premiata per la carriera, ha attaccato apertamente il presidente Trump che, con i suoi provvedimenti anti-immigrazione, ha scardinato l’essenza stessa del cinema americano fatto appunto, per buona parte, da “immigrati”.
Nel prossimo articolo, faremo un piccolo viaggio nel cinema americano alla ricerca di quei film che – prima ancora di The Post – hanno riflettuto sul coraggio della stampa indipendente. Senza dimenticare che esiste anche quella che si piega al servilismo più meschino.