Dal 20 al 29 gennaio 2017 è in programma la 28esima edizione del Trieste Film Festival. Due gli ospiti d’onore: Vitalij Manskij e Cristi Puiu.

Un incontro sarà con uno dei più importanti documentaristi del panorama internazionale. Si tratta di Vitalij Manskij che ad oggi è costretto a lavorare lontano da Mosca, osteggiato dal governo russo. L’altro sarà con Cristi Puiu, considerato il padre del “nuovo cinema rumeno” grazie ad opere quali The Death of Mr. Lazarescu nel 2005 e Stuff and Dough nel 2011.

Le due masterclass sono molto attese perché sarà un momento importante per il pubblico che potrà conoscere da vicino i due autori e il loro mondo.

In realtà, per Vitalij Manskij è un ritorno a Trieste. Proprio un anno fa vinceva il Premio Alpe Adria Cinema per il miglior documentario con Under the Sun.

Così, il Trieste Film Festival ha deciso di dedicare al regista russo un omaggio, inserendo nel programma ben otto titoli della sua filmografia. I film in questione sono: Cuts of another war (1993), Bliss (1996), Private chronicles. Monologue (1999), Broadway. Black sea (2002), Gagarin’s pioneers. Our motherland (2004), Virginity (2008), Patria o muerte (2011) e Close relations (2016).

Clouse relations è un film molto vicino al regista. Quasi autobiografico, Clouse relations è molto attuale. È un viaggio attraverso l’Ucraina per capire cosa è accaduto dopo la rivoluzione di Piazza Maidan e come questa rivoluzione abbia segnato la sua famiglia. Dunque, il regista indaga sul passato e sulla storia e cerca di capire il motivo del conflitto tra la Russia e l’Ucraina.

Proprio questa ricerca ha fatto storcere il naso al governo russo a tal punto che il Ministro della Cultura ha ritirato il supporto ministeriale nei confronti di Medinskij. Inoltre, il regista è stato accusato di svolgere attività antistatali. La conseguenza è stato il divieto di esercitare la professione di documentarista.

Per Cristi Puiu è la prima volta al Trieste Film Festival, anche se nel 2006 ha vinto la 17esima edizione del festival con The death of Mr. Lazarescu.

Esattamente 11 anni dopo, il regista arriva al festival con l’anteprima italiana del suo Sieranevada.

Allo scorso Festival di Cannes Sieranevada è stato accolto molto bene ed è stato proclamato “vincitore morale” del concorso. In Italia, uscirà nei prossimi mesi e sarà distribuito da Parthénos.

Sieranevada è un film corale che trascina lo spettatore all’interno di un appartamento di Bucarest dove – tre giorni dopo l’attentato contro Charlie Hebdo e quaranta dopo la morte del padre – Lary, neurologo al culmine della carriera, trascorre la domenica con la famiglia riunita per commemorare il defunto. In questa occasione, Lary dovrà affrontare discussioni, contrasti, segreti e complotti. E allo stesso tempo, dovrà affrontare le sue paure e a riconsiderare il suo posto all’interno della famiglia.

Il Trieste Film Festival, diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo, ad oggi è considerato il primo e più importante appuntamento italiano che dedica un spazio importante al cinema dell’Europa centro-orientale.

Da quasi trent’anni, il Trieste Film Festival punta la sua lente su autori del panorama cinematografico poco noti al pubblico italiano e, più in generale, a quello “occidentale”.

Per maggiori informazioni, basta andare sul sito ufficiale: www.triestefilmfestival.it